


Il 1976 è passato alla storia come l’anno in cui Steve Jobs e Steve Woziank hanno fondato la Apple Computers. Per noi di MCT Italy, quello stesso anno ha segnato un primo importantissimo traguardo: i nostri primi impianti di betonaggio venduti all’estero.
Al primo, in Marocco, ne sono seguiti altri due nello stesso anno, in Svizzera e in Thailandia, proprio nei pressi del famoso fiume Kwai. Piccoli passi, se li osserviamo con gli occhi di oggi e di chi ha compiuto oltre 50 anni di strada, ma grandi pietre miliari nel nostro cammino.
Da allora, infatti, la vocazione internazionale della nostra azienda non è mai venuta meno: Arabia Saudita, Yemen, USA, Francia, Islanda, e tanti altri luoghi, con impianti e realizzazioni via via più complesse e impegnative.
La successiva, importantissima tappa, in questo percorso che ci porta ad uscire dai confini nazionali, la tocchiamo poi nel 2007, con l’apertura della MCT Group negli Stati Uniti. Non solo un’opportunità di crescita per MCT Italy, ma anche un modo per essere più vicini ad un mercato davvero composito, conoscerne le esigenze e anticiparne le richieste.
Determinate è stata la visione, lungimirante, del nostro fondatore Lamberto: non solo ci ha spinto a migliorarci sempre dal punto di vista tecnologico, ma ha anche intuito che l’apertura verso mercati stranieri potesse diventare un punto di forza.
Tante sono le storie che abbiamo incrociato, tantissime quelle che abbiamo vissuto e che ci hanno permesso di essere parte della Storia; come ad esempio la nostra presenza a Baghdad, negli anni Settanta, quando la città era prospera e in forte crescita. Un’esperienza magnifica!
La direttrice tracciata in quel periodo, e portata poi avanti nel tempo da Andrea, ci ha permesso di affrontare anche periodi particolarmente complessi dal punto di vista dell’economia globale, periodi difficili che hanno visto molte realtà faticare enormemente. Questa propensione all’apertura è stata per noi determinante invece; oggi infatti, e da oltre 10 anni, MCT Italy vanta una rete di contatti che va dall’Estremo Oriente alle Americhe, dal Nord Europa all’Australia. Limiti? No, non abbiamo intenzione di porcene!